530 MILIONI IN CARRI ARMATI, I REGALI FOLLI ALL'INDUSTRIA DELLE ARMI

ARRIVA BLINDO CENTAURO II, DA SCHIERARE IN SARDEGNA

PER OGNI CARRI ARMATO 10 MILIONI DI EURO

Il blitz è previsto tra martedì e mercoledì prossimi. In commissione Difesa della Camera dei deputati. Le carte sono state abilmente nascoste. L'acquisto è di quelli da far accapponare la pelle. Mezzo miliardo e fischi in carri armati. Per l'esattezza 530 milioni di euro. Una follia di Stato. Un regalo all'industria bellica fuori dal tempo. Tagli alla sanità, tagli all'assistenza dei più deboli, tagli ai comuni! e poi, mezzo miliardo di euro in carri armati.

La regola è sempre la stessa: interessi superiori.

La patria, la difesa, ect.

La realtà è drammaticamente un'altra: affari, affari di guerra, affari per le industrie belliche e tutto il sottobosco della politica pronto nel silenzio a varare il piano d'acquisto!

Guerra, perchè questi mezzi non vengono acquistati per piantumare fiori.

La scheda tecnica è nascosta, quanto altisonante: armamento principale costituito da un cannone da 120mm ad anima liscia che garantisca;
potenza di fuoco anche alle medie e lunghe distanze;
- livello di protezione balistica, antimina non inferiore a quello già implementato sul VBM 8x8 "Freccia";

Ci sarebbe da domandarsi: quale guerra?

Ma la costituzione non la vieta? Non vieta gli affari sulle armi!

La commissione difesa deve esprimere un parere: acquistare si o no, quella pattuglia di carri armati, 50 in tutto 11 preserie, e 39 veicoli di serie.

Nessuno ovviamente ne parla. Nessuno. Tutto avvolto nel silenzio. Nel sito della camera dei deputati risultano molti omissis, e sopratutto non è disponibile la comunicazione con la quale Pinotti trasmette a Boldrini l'atto di governo.

Dunque, silenzio.

L'operazione è scandita a suon di milioni: 1 milione di euro sarà utilizzato nell'anno 2016, 10,3 milioni di euro nell'anno 2017, 69 milioni di euro nell'anno 2018, 50 milioni di euro nell'anno 2019, 80 milioni di euro nell'anno 2020, 99,7 milioni di euro nell'anno 2021, 140 milioni di euro nell’anno 2022 e 80 milioni di euro nell’anno 2023.

Ipoteca di denaro pubblico per i signorotti dell'industria bellica, molto spesso sono stati gli stessi generali ad assumere il comando delle industrie belliche.

Prima acquistavano e poi si spostavano all'incasso sull'altro fronte!

160 milioni di euro graverà sui capitoli di investimento del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), nell'ambito delle risorse previste dalla tabella E della legge n.208/2015 (Legge di stabilità 2016) a loro volta finalizzate a finanziare le attività di cui alla legge n.421/1996, di conversione in legge del D.L. 17 giugno 1996, n. 321, recante disposizioni urgenti per le attività produttive.

Dunque soldi dello sviluppo economico. Quelle risorse che non c'erano per un serio sviluppo economico, per rilanciare territori devastati dalla crisi, spuntano come niente dal ministero dello sviluppo bellico!

La IV Commissione (Difesa), è chiamata ad esprimere il prescritto parere entro l'8 novembre 2016.

Operazione dispiegata con un richiamo di dettaglio delle singole officine che produrranno questo mezzo blindato. Fabbriche in tutta Italia. Escluse le isole. In Sardegna i Blindo Centauro II saranno dispiegati per distruggere coste e bombardare il mare.

E poi, infine, i beneficiari: Oto Melara e Iveco.

Quelli che si sperticano per far votare Sì al referendum in cambio di vagonate di milioni di euro.

Taglieranno assistenza e sanità, scuola e previdenze, ma per l'industria bellica nessun risparmio.

Mezzo miliardo di euro per una guerra che non esiste, che non garantisce la sicurezza in casa, che se ne frega delle vere emergenze!

Mezzo miliardo di carri armati per continuare a sparare contro la Sardegna.